STORIA:
Il flauto traverso fa parte della grande famiglia degli strumenti aerofoni, così chiamatiperché il suono è prodotto dalla vibrazione dell’aria contenuta all’interno dello strumento.
Le più antiche rappresentazioni medievali di flauti traversi ci sono pervenute dall'impero bizantino, grazie ai suoi contatti commerciali con gli imperi orientali, nei quali lo strumento ha avuto origine.
Il flauto traverso medievale era un semplice cilindro di legno lungo all’incirca come lo strumento moderno.
Il 1500 è il secolo che segna la consacrazione del flauto traverso. Le testimonianze sul flauto si fanno più precise e numerose.
Ci sono rimasti circa una quarantina di flauti rinascimentali (la gran parte, è conservata nei musei italiani) che possiamo ancor oggi suonare.
Il flauto traverso rinascimentale è generalmente in un solo pezzo, di forma perfettamente cilindrica, in legno, con sei fori per le dita e uno, circolare, per l’imboccatura.
Il suono di questo tipo di strumento era molto dolce e raffinato. Insieme al tamburo diventò lo strumento militare delle truppe di fanteria, specialmente usato dalle truppe tedesche.
Verso la fine del 1600 ci fu per il flauto una grande trasformazione: la forma da cilindrica divenne conica, più larga verso l’imboccatura, più stretta verso la fine, e, ai sei fori per le dita, fu aggiunta una piccola chiave per produrre la nota mi bemolle.
Venne inoltre costruito in tre pezzi (come i flauti contemporanei). Questo facilitava la portabilità dello strumento e permetteva.
Il flauto traverso diventa uno strumento solista alla pari del violino e la sua grande diffusione fa scomparire il flauto dolce.

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